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FOCUS: settore turismo

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FOCUS: settore turismo

Le vacanze sono i momenti felici per eccellenza e vogliamo sempre passarle senza pensieri. Ma guai a dare la sicurezza come un concetto scontato.
Purtroppo, molte strutture ricettive che combattono per margini di guadagno comunque bassi a causa dei costi dell’operatività, sono costrette a lesinare un po’ qui e un po’ là e una delle principali voci tagliate è molto spesso la sicurezza.

Spesso neanche gli stessi ospiti ci fanno caso, perché tramite mirate operazioni di maquillage ed ornamenti si riesce a non far notare gravi carenze strutturali. Immaginarsi poi se un ospite, nel pieno della sua vacanza spensierata, controlla la presenza o meno del piano di evacuazione o di estintori lungo i corridoi.

Per non parlare della formazione sulla sicurezza, ancora più difficile da notare: da vacanzieri, notiamo più facilmente la cortesia e le abilità ricettive del personale, piuttosto che la capacità di gestire situazioni di emergenza.

Non nascondiamo di uno dei nostri docenti che, in vacanza in Costa Smeralda in un resort, ha dovuto affrontare la gestione di un arresto cardiaco di un altro ospite praticamente da solo poiché nessuno dei dipendenti della struttura sapeva come eseguire una RCP e non era presente il defibrillatore.

In molti casi si tratta di una rinuncia all’adeguarsi agli adempimenti minimi di legge riguardo alla sicurezza, per una questione di costi e di tempo, mentre a nostro parere, nella maggior parte dei casi, si tratta di una completa non conoscenza dell’argomento e della mancanza di profili di consulenti capaci di organizzare strutture ricettive sicure e con personale formato nella gestione del lavoro e delle emergenze.

Le nozioni riguardo la sicurezza ed impiantistiche non sono un sapere comune in un organigramma in cui i lavoratori devono giustamente eccellere in capacità linguistiche, di rendicontazione, di accoglienza e marketing.
Non ci dobbiamo sorprendere se la maggior parte delle strutture ricettive non ha un DVR né certificazioni o addestramenti del personale per la sicurezza e la gestione delle emergenze.
D’altronde quello del turismo risulta essere un settore con un altissimo turnover degli operatori, soprattutto ai livelli base, con periodi di lavoro che molto spesso non superano i 6 mesi a causa della stagionalità e risulta essere quindi molto oneroso, per una struttura, riuscire a compiere la formazione essenziale a tutti.

A questo si aggiunge una concorrenza spietata di strutture ricettive non in regola con la sicurezza, alcune delle quali addirittura non registrate nelle camere di commercio, che ricevono turisti lowcost e non solo. Questo tipo di concorrenza mette in crisi chi alla sicurezza ci tiene ed ha ovviamente costi di operatività più alti.

Eppure la sicurezza in strutture ricettive, ristoranti e discoteche è importantissima: anche solo l’apprendimento della manovra di Heimlich, una manovra salvavita essenziale per la disostruzione delle vie aeree, risulta essere fondamentale per tutti gli operatori di sala, per evitare che una piacevole e spensierata vacanza familiare si trasformi in tragedia.

La vera qualità di una struttura deve anche misurarsi in questo: la capacità di gestire le emergenze e prevenire gli infortuni degli operatori.

La formazione risulta così fondamentale. Per fortuna, nonostante l’alto turnover lavorativo, esistono sistemi di finanziamento per la formazione per la sicurezza! Quindi perché rischiare?


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